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Capitolo 17 - Il mondo, l’Europa e l’Italia oggi

Con il crollo del comunismo e dell’Unione Sovietica la geurra fredda è veramente finita.

Ma la pace resta in molti casi un obiettivo ancora lontano.

Per questo vari commentatori hanno parlato del terzo dopoguerra come dell’epoca del dirsordine mondiale.

Il XXI secolo si apre con una guerra: l’11 settembre 2001 l’attacco alle Torri Gemelle di New York.

Molte delle guerre che si combattono oggi non sono guerre tradizionali.

Le guerre di oggi sono definite guerre asimmetriche.

Per definire quei conflitti in cui le forze che si combattono non sono simettriche, nel senso che non sono confrontabili per strategie, organizzazioni militari, obiettivi e valori.

Inoltre si tratta di conflitti etnici, per rivendicare il riconoscimento del proprio territorio, sono guerre civili, di stampo politico-religiosoo, coinvolgono più stati, sono combattute ad armi impari e anche da eserciti costituiti da civili o da combattenti stranieri, utilizzano il terrorismo e la guerriglia, si servono della propaganda o di interventi psicologici.


Dopo il crollo dell’URSS, gli Stati Uniti sono rimasti l’unica superpotenza del mondo non solo sotto il profilo militare ma anche per quanto riguarda l’economia.

Gli elettori statunitensi hanno espresso la loro volontò di cambiar pagina eleggendo nel 2008 il democratico Barack Obama che tra le varie riforme ha attuato quella sanitaria.

Tuttavia Obama non ha saputo risolvere la crisi meridionale e le eleizoni presidenziali del 2016 hanno così visto il ritorno alla presidenza dei repubblicani, con Donald Trump.


L’unione Europea

Fino al 1973 facevano parte della CEE sei paesi, si parlava di Europa dei Sei.

Lo stesso anno si aggiunsero altri 3 paesi, divenne l’Europa dei nove.

Negli anni successivi sempre più paesi si unirono, fino al 2004, quando l’Unione Europa arrivò a contare 28 paesi membri.

Nel febbraio 1992 è stato firmato il Trattato di Maastricht.

Questo trattato ha istituito l’Unione Europea grazie alla uqale tutti i cittadini degli Stati membri sono diventati cittadini europei.

Inoltre questo trattato ha deciso interventi comuni in campo culturale, educativo e sanitario.

Dal 1999 l’europa ha una moneta unica: l’Euro.

L’euro è stata una grande scommessa, non solo economica ma anche politica, per la prima volta nella storia una moneta non è stata coniata da uno stato ma è la strada con cui si cerca di “coniare uno Stato”.

Insieme alla grave crisi economica attraversa tra il 2008 e il 2014, gli Stati europei sono stati costretti ad affrontare anche il problema dell’immigrazione. Dal 2011 milioni di profughi e persone in fuga dalla povertà hanno raggiunto l’Europa.

Di fronte a questa tragedia gli stati Europei hanno preso iniziative piuttosto contradittorie:

Italia e Grecia hanno accolto gli emigrati sul loro territorio.

I Paesi del Nord Europa hanno alternato una politica di accoglienza a rifiuti perentori e sistemi detentivi.

L’effetto combinato della crisi economica e dei nuovi flussi migratori ha messo a dura prova l’esperimento dell’Unione Europea.

Nel giugno 2016 il governo conservatore del Regno Unito ha dato ai cittadini la possibilità di esprimersi sulla permanenza nell’Unione Europea della monrachia britannica.

Il 51,9% degli elettori ha votato per la Brexit, sancendo il primo caso di uscita dall’Unione Europea.