Domande di storia pagina 152 e 229
Pagina 152
1- Quali scopi si prefiggeva l’Internazionale comunista?
2- Quali fattori contribuirono al rafforzamento delle organizzazioni del movimento operaio in tutta Europa?
- Contribuirono al rafforzamento delle organizzazioni del movimento operaio in tutta Europa l’esperienza di massa della guerra, la crisi economica, il mito della rivoluzione e il desiderio di una società più giusta.
3- In che modo fallirono i tentativi di sovvertire il sistema economico e politico sull’esempio della rivoluzione bolscevica?
- I tentativi di sovvertire il sistema economico e politico sull’esempio della Russia comunista furono stroncati con la forza in tutta Europa:
- In Germania intervenne l’esercito, che arrestò e uccise i principali responsabili delle insurrezioni,
- In Italia l’iniziativa rivoluzionaria rifluì per lasciare progressivamente spazio all’affermazione del fascismo,
- In Austria la vittoria elettorale andò a conservatori e clericali, forti del sostegno delle masse contadine più reazionarie,
- In Ungheria, il fallimento della repubblica sovietica lasciò il potere alla controrivoluzione guidata da Miklos Horthy.
Pagina 229
1- Quali fattori determinarono la nascita del fascismo agrario?
- La nascita del fascismo agrario fu determinata dai fatti di Palazzo d’Accursio, quando nel giorno dell’insediamento del Consiglio comunale nel momento in cui il sindaco si affacciò dalla folla partirono dei colpi di pistola. Questo evento fu dovuto poiché a Bologna alla fine del 1920 era molto forte il movimento dei socialisti, tale da favorire la vincita delle elezioni amministrative.
2/3- Che cos’erano le squadre d’azione?
- Le squadre d’azione erano delle formazioni paramilitari usate per intimidire e colpire duramente il movimento socialista, in particolare le organizzazioni contadine. Questo squadrismo ottenne immediatamente l’appoggio finanziario della borghesia terriera desiderosa di una rivalsa, ma raccolse militanti soprattutto tra i giovani, la piccola borghesia e fra gli ex combattenti.
4- In quale clima politico avvenne la marcia su Roma?
La marcia su Roma si inserì in un contesto di grave crisi e messa in discussione dello Stato liberale, le cui istituzioni erano viste come non più idonee a garantire l’ordine interno principalmente da fascisti, socialisti e comunisti. Alla fine della Grande Guerra questa situazione si aggravò per sfociare in numerose rivolte violente che sfociarono nel biennio rosso.
Nel novembre 1921 I Fasci Italiani di Combattimento si trasformarono nel Partito Nazionale Fascista, combattendo al proprio interno fra spinte volte a scelte rivoluzionarie e istanze di crescita costituzionale.
Nel 1922 a capo del governo c’era Luigi Facta, che per Mussolini era un personaggio ininfluente. L’obiettivo del futuro Duce era estrometterlo e ottenere la guida del Paese forzando la mano al re, Vittorio Emanuele III, il quale avrebbe dovuto decidere se incaricare Mussolini di formare un nuovo governo o dichiarare lo stato d’assedio, rischiando una guerra civile.