Realismo e Naturalismo
Il realismo nei romanzi francesi dell'800
In Francia a partire dagli anni 30 dell'800 si afferma in letteratura una tendenza all'abbandono dell'irrazionalismo romantico e al recupero dell'oggettività del realismo. L'obbiettivo del realismo, in letteratura, è quello di rappresentare oggettivamente la realtà contemporanea.
I precursori di quest'orientamento sono:
Honoré de Balzac
Autore di una serie imponente di 93 romanzi di impianto realista, in cui compaiono più di 2000 personaggi di ogni classe sociale.
Stendhal
Egli indaga nei suoi romanzi le psicologie di personaggi inseriti in vicende negative e torbide che trae dalle cronache contemporanee.
Flaubert
Egli raffigura personaggi ordinari fortemente condizionati dal carattere e dall'ambiente sociale. In Madame Bovary, il più celebre fra i suoi romanzi, descrive carattere, adulteri e desideri irrealizzabili di una donna della borghesia di campagna.
Il naturalismo
Il naturalismo è una corrente del realismo letterario compresa tra gli anni 60 e 90 dell'800 che nasce da uno stretto legame tra scienza e letteratura. Emile Zola ne è il fondatore e sostiene che il metodo sperimentale delle scienze esatte possa essere applicato anche alla scrittura letteraria, e che la conoscenza certa dei fatti e dei comportamenti umani conduca ala progresso sociale. Egli tra i contemporanei viene influenzato in particolare da un romanzo dei fratelli De Goncourt, che analizza il caso reale di una domestica progressivamente degradata da una passione amorosa che la conduce alla rovina, una caso quindi reale di miseria e malattia, che parla delle classi inferiori ed applica rigorosamente all'analisi del reale i metodi scientifici.
Questo proposito nasce dalla situazione della Francia di quell'epoca, che viveva un periodo di grande prosperità con lo sviluppo dell'industria, del commercio, vie di comunicazione, città, etc...
I romanzi non sono più scritti a scopo di svago e distrazione per i lettori ma assumono il compito di documentare e modificare la realtà, con un ruolo sociale serio ed educativo ossia divulgare la conoscenza del reale e contribuire al miglioramento della società.
La poetica
L'enunciazione teorica dei principi naturalisti è esposta da Zola in tre principali riflessioni di poetica:
la prefazione alla seconda edizione di Therese Raquin
In cui specifica di aver voluto studiare l'influenza dei fattori fisici sulle passioni, come uno scienziato sperimenta ed osserva le reazioni dei personaggi
l'introduzione dalla Fortuna dei Rougon, il primo romanzo della serie dei Rougon Macquart
In esso studia il peso dell'ereditarietà e quello dell'ambiente sociale nel destino degli individue.
il saggio Il romanzo sperimentale in cui confluiscono diversi articoli teorici pubblicati in precedenza
In esso dichiara di volere applicare alla letteratura il metodo scientifico del dottor Bernard. Il romanziere per lui è un osservatore e uno sperimentatore, determinare quali cause precise scatenano certe azioni degli uomini e Zola rivendica l'utilità pratica e l'alta morale degli scrittori naturalisti. Al romanziere naturalista interessano i bisogni del corpo e le passioni, il Naturalismo rifiuta ogni rappresentazione astratta e ideale della condizione umana e respinge il sentimentalismo, l'irrazionale, la fede e l'immaginazione.
Importante per il romanziere naturalista è inoltre avere "senso del reale", che richiede una meticolosa raccolta di dati ed è poi importante saper selezionare i fatti ed esprimerli in modo corretto.
L'opera Rougon-Macquart
I 20 romanzi, pubblicati tra il 1871 e il 1893, sono uniti da diversi personaggi tutti appartenenti alla stessa famiglia, studiata nel corso di 5 generazioni. L'obbiettivo di questi testi è di seguire lo sviluppo dei condizionamenti fisiologici e ambientali a cui è sottoposta la famiglia. Ogni romanzo descrive il destino di un membro della famiglia, su ognuno dei quali pesano le leggi dell'ereditarietà e dell'ambiente.
L'opera tratta inoltre del rinnovo della città parigina e nel piano dell'opera di Zola c'è l'intenzione di passare in rassegna ogni ambiente sociale, compreso quello delle prostitute, degli assassini, dei marginali. Alcuni romanzi si concentrano quindi su una sola classe sociale o sul conflitto tra classi diverse. È quindi una documentazione della realtà dell'epoca sotto forma di romanzo e per documentare al meglio Zola non esita ad adottare il linguaggio che caratterizza la realtà descritta, anche quello più basso e volgare, inoltre fa largo uso del discorso indiretto libero, con cui fonde la voce del narratore e quella dei personaggi.